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Fenomenologia degli amori virtuali

Aggiornamento: 26 lug 2020

Perché a una "certa età" si può concludere che le cotte virtuali non sono esclusive dell'adolescenza.

Mark Knopfler

A quindici anni non avrei potuto immaginare che a distanza di più di tre decenni mi sarei ritrovata a ragionare sugli innamoramenti adolescenziali che avevano per oggetto soprattutto cantanti e componenti di band musicali.

E invece eccomi qua. L'occasione mi è fornita dalla mia recente cotta (non posso che definirla così) per Mark Knopfler, il cui aspetto a mio avviso interessante è che non si tratta di una cotta di ritorno, ma di un interesse inedito per il cantante e chitarrista dei Dire Straits. Trent'anni fa infatti conoscevo sì e no tre canzoni dei Dire Straits, tra le quali - è vero - figurava Romeo and Juliet, brano che avrò ascoltato migliaia di volte, ma che non aveva trascinato con sé la passione per il resto della produzione del gruppo, né tanto meno per Mark Knopfler.

Perché? Non lo so. All'epoca mi stavo già dedicando ad altri, e Mark Knopfler non rientrava nel novero dei miei interessi.

Se ripenso a quegli anni ricordo di aver percepito un abisso generazionale tra me e mia madre, per la quale le mie passioni erano incomprensibili. Immaginavo che col tempo sarei diventata come lei: una persona adulta e seria, dedita alle cose concrete della vita. Si vede invece che le inclinazioni adolescenziali durano per sempre e certe cose non cambiano.

Credo che il cervello sia programmato perché la musica faccia breccia e inneschi delle risposte automatiche che vanno nella direzione di farci stare meglio. Perché un determinato brano diventi improvvisamente speciale resta però un mistero. Ho ascoltato Darling Pretty innumerevoli volte in 25 anni, ma la sera in cui in preda alla noia ho cliccato sul video di A Night In London dove Mark Knopfler interpreta questa canzone dal vivo, è stato come se l'avessi sentita per la prima volta. E ho pensato: accidenti quanto è bravo a suonare. Non riuscivo, e non riesco tuttora, a staccare gli occhi dalle sue dita e mi sono resa conto di come molte cose belle ci passino sotto gli occhi tutti i giorni e noi non le vediamo.

Mi sono anche resa conto che do molte abilità per scontate. Per esempio per molto tempo una parte di me si è chiesta: cosa sarà mai suonare la chitarra? Questo perché sono cresciuta con l'idea che la musica commerciale sia un prodotto di scarsa qualità. Adesso so che suonare è un lavoro vero e proprio, e il successo non arriva solo perché si è carini e attraenti, ma soprattutto perché si fa fatica giorno dopo giorno in un contesto di forte competizione.

Mark Knopfler, come molti altri, ha scritto canzoni bellissime, ma una parte importante della sua eredità consiste nelle emozioni che ha trasmesso. Ognuno ha un ricordo particolare associato a una determinata canzone, che trascina con sé l'essenza del periodo in cui quel brano riempiva le proprie giornate.

È vero che per me Mark Knopfler è emerso dall'anonimato solo in questi giorni, ma quando ascolto Romeo and Juliet è come se di colpo tornassi indietro ai miei quindici anni.


Caratteristiche delle cotte musicali

  1. Incroci un cantante o musicista per anni senza quasi accorgerti di lui e improvvisamente scocca la scintilla. E allora ti chiedi: ma come ho fatto a ignorarlo per tutto questo tempo?

  2. Canzoni che fino al giorno prima non ti dicevano quasi niente adesso acquistano un significato particolare; contemporaneamente brani che invece non avevi mai sentito – nonostante siano famosissimi – ti sembrano dei capolavori e non capisci come sia possibile che mai nella vita ti sia capitato di ascoltarli.

  3. Allo stesso modo brani che amavi trent'anni fa ti sciolgono il cuore esattamente come allora, se non di più. Nonostante il tempo passato sai ancora le parole a memoria, anche le parole che all'epoca non capivi, e ti dici: però, che rima geniale!

  4. Leggi con avidità i commenti ai video su YouTube perché sai che ci troverai il contributo di persone che la pensano esattamente come te rispetto a quella particolare canzone, e non c'è niente di più confortante che constatare quanto la propria passione sia condivisa.

  5. Scarichi l'intera discografia e ti costruisci una playlist ad hoc su YouTube. Recuperi rapidamente il tempo perduto spulciando interviste e aneddoti; setacci Pinterest alla ricerca delle foto più belle. E pensi: se solo avessi avuto tutte queste risorse a portata di mano trent'anni fa...

  6. Scrivi post e testimonianze su blog e social.

  7. Non vai a dormire prima di aver riguardato per l'ennesima volta il tuo video preferito del momento.

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